Roma Garibaldina

Un sogno svanito

Il 9 febbraio 1849 è proclamata dall’Assemblea Costituente, riunita nella Sala del Campidoglio, la Repubblica Romana, che segna la fine del Potere Temporale della Chiesa ed il Papa Pio IX fugge a Gaeta, di notte, travestito da prete.
La Repubblica dura appena 5 mesi, in quanto i Regni cattolici di Austria, Francia, Spagna e di Napoli intervengono per restaurare il potere del Papa. Dopo una strenua e lunga resistenza al Gianicolo, i patrioti romani sono costretti a cedere ed il 4 luglio i Francesi entrano in Roma.
Per vedere realizzato questo sogno di libertà bisognerà attendere il 17 marzo 1861, quando nella raccolta ma elegantissima aula del parlamento subalpino in Palazzo Carignano a Torino, veniva solennemente sancita la nascita del nuovo Regno d’Italia e l’investitura di Vittorio Emanuele II a suo primo Re dopo un lungo e difficile percorso di unificazione nazionale.
Nella festività civile del 17 marzo si celebra la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”,  con l’obiettivo di ricordare e promuovere i valori di cittadinanza e riaffermare e consolidare l’identità nazionale attraverso la memoria civica. Per mantenere vivo lo spirito condiviso dell’identità nazionale, in questa giornata si realizzano iniziative che hanno il fine di far conoscere gli eventi e il significato del Risorgimento, nonché di meditare sulle vicende che hanno condotto all’Unità nazionale, alla scelta dell’Inno di Mameli e della bandiera nazionale e all’approvazione della Costituzione, anche alla luce della storia europea.

Da Villa Doria Pamphili al Gianicolo, indossando delle immaginarie camicie rosse e facendoci largo attraverso i fumi acri della polvere da sparo, rivivremo la trepidazione di chi sognando questi ideali, volle difendere la giovane Repubblica Romana ad oltre 170 anni dalla sua nascita.

Personaggi
Ciceruacchio

“… Lavoravo dentro un’osteria, un capopopolo, io era l’anima del popolo, infatti Roma mi ha dedicato un busto con la lapide a via di Ripetta 248. Se Angelo Brunetti ha fatto la fine che ha fatto è stata tutta colpa sua di Giovanni Maria Mastai Ferretti, detto Pio IX che ha pontificato per 31 anni 7 mesi e 23 giorni, il pontificato più lungo dopo quello di S. Pietro.

L’ho ammirato tanto, l’ho ringraziato anche pubblicamente nei primi tempi quando ha concesso l’amnistia, la Costituzione, ha aperto il ghetto, ma la simpatia se ne è andata alla fine del 1847 quando ha iniziato a tirare fuori misure anti popolari alle quali mi sono schierato contro.
Nell’aprile del 48 una commissione cardinalizia con i più conservatori sulla crosta della terra gli ha imposto di prendere le distanze dai moti popolari italiani e lui ha sfornato l’allocuzione, un discorso dove diceva ai cardinali che essendo al contempo il capo della chiesa universale e il capo dello stato italiano, non poteva dichiarare guerra all’Austria. Ahi capito Pio! Tu che hai fatto?
La notte del 24 novembre te sei annato a riporre da Ferdinando II a Gaeta. Noi qui abbiamo dichiarato la Repubblica Romana e lo stato pontificio decaduto di fatto e di diritto dal potere temporale dello stato e tu te sei annato a raccomandà a tutte le forze cattoliche del mondo e Francia, Spagna, Austria, Regno delle due Sicilie so subito accorse in aiuto di Pio IX. Roma assediata e noi a resiste.

Finito il sogno della repubblica romana se ne semo dovuti annà. Abbiamo provato a raggiungere Venezia, circondata dagli austriaci, appresso a Garibaldi, stavo con i figli miei Luigi, Lorenzo il piccoletto, a Venezia non ce semo mai arrivati. Sul delta del Po, pe sfuggi ai nemici che ce stavano a seguì, ce semo raccomandati ad un gruppo di connazionali … ce so iti a denuncià agli austriaci. Lo capisco, un popolo così diviso come quello italiano è difficile che senta sto senso di unità nazionale, troppe divisioni, troppe lingue, troppe tasse, troppe frontiere, ma tradì … italiani che tradiscono italiani!?

Ci hanno fucilato tutti e 7, senza neanche uno straccio de processo. Ce vo coraggio a sparà a un tredicenne, era anche il giorno dell’onomastico suo, il 10 d’agosto, la notte delle stelle e appresso semo caduti tutti. Me consola che riposamo tutti al Gianicolo.

Ogni tanto, pensatece alle vite che vavemo regalato!”

Museo della Repubblica Romana e memoria garibaldina

Galleria
Scheda tecnica

Valutazione
Facile

Dislivello in salita
+50 metri

Appuntamento
Ore 15:30 – Via Aurelia Antica 183

Lunghezza
3,6 km

Dislivello in discesa
-55 metri

Trasferimenti
Mezzi propri

Percorso
Traversata

Quota massima
87 m s.l.m

Durata attività
Mezza giornata

Tempo stimato soste escluse
3 ore

Quota minima
57 m s.l.m.

Note
– – –

Equipaggiamento
  • Scarpe basse con suola scolpita.
  • Zaino a partire da 15 litri.
  • Borraccia e/o thermos a partire da 500 ml.
  • Frutta essiccata o secca.
  • Abbigliamento a strati comodo ed adatto alla stagione.
  • Spilla e Tessera Altour (consegnata alla prima attività).

Contattaci per qualsiasi consiglio sul tuo equipaggiamento

Info utili

Quota individuale
(Comprende l’accompagnamento guidato e l’assicurazione RCT)

Fino ai 5 anni: gratis
Dai 6 ai 17 anni: 10 €
Oltre i 18 anni: 20 €

Come partecipare
Compila la “Richiesta di partecipazione” e ti contatteremo per tutti i dettagli

Numero partecipanti
Da un minimo di 4 ad un massimo di 16

Guida
Claudio

Prossima data in calendario: domenica 2 giugno 2024
Es: Alberi a Roma, dal Campidoglio a Piazza Fiammetta
Es: Mercoledì 11 ottobre 2023